venerdì 2 marzo 2012

Succede a Pisa: "L'Archeologia di tutti i giorni" e gli incontri con ANA Toscana.



Ieri a Pisa, presso la Gipsoteca universitaria si è tenuto un seminario dal titolo: " L'Archeologia di tutti i giorni".
Il seminario è stato ardentemente voluto dalla Cattedra di Archeologia Medievale dell'Università di Pisa e L'ANA; lo scopo dell'incontro era quello di creare un confronto fra "le diverse possibili figure di archeologo professionista che oggi lavorano all'interno delle istituzioni di ricerca e nel campo della libera professione".

Io c'ero!

Che dire: incontro molto bello, interessante, costruttivo, a tratti deprimente.

Interessante: Conoscere le esperienze di lavoro di persone che hanno intrapreso la tua stessa strada prima di te è di sicuro illuminante. E' stato ribadito più volte che uno scavo universitario non è come uno scavo sul cantiere, che la vita nel cantiere è molto dura perchè bisogna farsi rispettare dagli operai e avere a che fare con tutta la parte burocratica e pagamenti che lo Stato italiano impone.

Costruttivo: sono nate delle piccole discussioni durante il dibattito, sull'utilizzo dei volontari per gli scavi, sulla quota minima di stipendio ad ora (l'ANA ha portato dati che dimostrano che molti archeologi lavorano per 5 euro l'ora, senza nessun tipo di diritto, malattia, maternità ecc. L'Associazione Nazionale Archeologi a riguardo del tariffario hanno stilato un documento per chi fosse interessato: http://www.archeologi.org/web/news.asp?id=822 ).

Deprimente: Non fraintendemi, ho gradito molto il seminario e lo sforzo fatto da tutti i partecipanti. Parlare dei problemi di una professione vuol dire cercare la soluzione a questi problemi. Sarà stato il mio umore, il fatto che ero stanca, non lo so...so solo che sentire quanto è difficile il nostro mestiere e quanto lo è per le donne, mi ha depresso.
Non sono una sognatrice e coloro che programmano questi seminari fanno benissimo a portare alla luce tutto quello che non va e che non viene fatto per i professionisti dell'archeologia, ma quando ti resta solo la tesi da scrivere e ti viene mostrato un quadro tristissimo non sai dove trovare la forza per andare avanti.
Continuo a pensare alla signora Claudia Rizzitelli il cui intervento mi ha molto colpito. Una donna, un'archeologa che pur di non perdere il lavoro è stata sullo scavo, in cantiere fino all'ottavo mese di gravidanza ed è dovuta ritornare sullo scavo (sempre per non perdere il lavoro) dopo un mese. So che non è l'unica, succede anche in altre professioni ma...ci siete stati mai in cantiere? Alcuni cantieri non hanno neanche il bagno, come fa una donna incinta?
L'ANA ha fatto delle ricerche dalle quali si evince che quasi il 70%  degli archeologi sono donne, l'archeologia è donna. Molte di queste donne scelgono di restare single o di sposarsi ma non fare figli per poter lavorare.
Sempre se riesce a lavorare in archeologia perchè l'altra strada (per alcuni ormai l'unica soluzione) è cambiare mestiere.
Dopo anni e anni di studio perchè si deve essere costretti a cambiare mestiere, perchè?
Perchè l'Archeologia che tiene viva la storia di un popolo viene vista come qualcosa di inutile?
Se la cultura non paga e allo Stato non interessa investire in questo ambito, perchè non chiude le facoltà di archeologia e affini?
Così tutti saremo dottori, architetti, infermieri, farmacisti, ingegneri ecc... in barba alla storia e alla memoria di quello che siamo stati e siamo.


Ringrazio gli organizzati e mi scuso per questo sfogo.
Questo tipo di seminario sarà ripetuto a nell'ateneo fiorentino e in quello senese.
Inoltre vi segnalo l'incontro del  sabato 10 marzo di ANA Toscana,  ore10:30 - Museo Nazionale San Matteo, Piazza S. Matteo in Soarta, Lung'Arno Mediceo, Pisa


Si discuterà delle seguenti tematiche:

• Attività del Comitato ANA Toscana per l’anno 2011;
• Presentazione delle attività 2012 dell’ANA e del comitato regionale con discussione su problemi locali all’attenzione dei rappresentanti regionali;
• Presentazione e discussione del tariffario degli archeologi proposto dall’ANA e sulla ratifica della Convenzione della Valletta;
• Proposte varie ed eventuali pervenute dall’assemblea degli archeologi;
• Tesseramento 2012.

Nel corso della riunione per tutti gli interessati sarà possibile tesserarsi, compilando un modulo e versando una quota associativa (5 euro soci studenti, 10 euro soci partecipanti; 20 euro per soci ordinari) e per i Soci rinnovare la tessera 2012.
(dal sito ANA http://www.archeologi.org/web/news.asp?id=827)

Nessun commento:

Posta un commento