domenica 29 maggio 2011

Lo scorso anno, grazie all' Università di Pisa e la regione Toscana, ho avuto il piacere di partecipare ad un magnifico viaggio in Libano e Siria. Leggendo i giornali mi rendo conto che per adesso queste due nazioni non sono sicure come lo scorso anno e quindi viaggi nella zona non sono consigliati. Sperando che la situazione migliori, vorrei parlarvi di un museo che mi ha toccato l'anima, il museo di Beirut.


La bellezza dei reperti del museo è indiscutibile ma quello che mi ha colpito è stata la volonta dei libanesi e dei curatori del museo di salvare queste preziose testimonianze durante la guerra del 1975 fino al 1991. Prima della visita del museo le guide ti mostrano un video dove vengono raccontate tutte le peripezie che hanno compiuto i libanesi per proteggere il museo. Alla fine del video gli occhi dei visitatori sono sempre lucidi e pieni di gratitudine, perchè se puoi ammirare quello che il museo contiene lo devi a le persone temerarie che hai visto nel video. La scena più toccante è stata la liberazione dei sarcofagi dal cemento armato con i quali erano stati ingabbiati e protetti. E' come se tornassero nuovamente alla vita.


Dopo il video inizi la visita e assapori pezzo per pezzo l'intera collezione.  Gli sforzi compiuti da questa gente sono un dono all'umanità e per questo vi consiglio di visitare il museo di Beirut.


Vi lascio il link del museo per una visita virtuale: http://www.beirutnationalmuseum.com/e-plan.htm  e una foto per non dimenticare.

lunedì 23 maggio 2011

In qualche post fa ho pubblicizzato l'evento "Guelfi e Ghibellini" che si è tenuto sabato 21 maggio a Pisa. Come detto in precedenza all'evento prendevano parte il Club Scherma Di Ciolo  e  Sala d’Arme Achille Marozzo (Schema storica).


I partecipanti sono partiti dalla Torre della Cittadella di Pisa per giungere a piazza XX Settembre (la piazza del comune).  Qui è stato messo in scena l'investitura di un cavaliere della Repubblica di Pisa, seguite da danze rinascimentali. Poi è stato il momento della scherma rinascimentale della sala Achille
Marozzo.

Prima si è esibito in scontro di spada e scudo la compagnia Giovanni delle bande Nere, dove i colpi sono simulati e sono prettamente scenici (duello da film). Poi è stata l'ora dei ragazzi della Marozzo con bastoni e scudi in legno, dove i colpi sono reali e lasciano i segni. Per questo motivo sono coperti da protezioni da hockey. 


Dopo il ritorno dei balli rinascimentali si è passati alla scherma moderna con la sala Di Ciolo che ha schierato sei campioni, 3 come Guelfi, e come Ghibellini.
Tra questi campioni cito solo Francesco Martinelli (arrivato terzo al campionato del mondo di Spada Maschile a Buenos Aires) e Matteo Trager  (Medaglia d'oro nella spada il giovane classe 1988)
Per la cronaca ...hanno vinto i Guelfi.
Bellissimo pomeriggio tra storia e sport.

Foto: Clara Annarita Giannitrapani.






 




Sui Lungarni di Pisa si rinnova ogni anno, all’imbrunire del 16 giugno,l’incantesimo della Luminara di San Ranieri. Infatti, per antica tradizione, i pisani sono soliti celebrare con questa singolare illuminazione a cera la festività patronale del 17 giugno. Sono circa settantamila i lumini che per ogni edizione vengono meticolosamente deposti in bicchieri, ed appesi in telai di legno, dipinti di bianco (in gergo: "biancheria"), modellati in modo da esaltare le sagome dei palazzi, dei ponti, delle chiese e delle torri che si affacciano sui lungarni pisani. Unica eccezionale appendice rispetto a questo scenario è la Torre Pendente, illuminata altrettanto arcaicamente con padelle ad olio, collocate anche sulle merlature delle mura urbane, nel tratto che racchiude la Piazza dei Miracoli.

Cit: http://www.comune.pisa.it/manifestazioni-storiche/doc/luminara.htm

Evento da non perdere. 
La città di Pisa per una notte diventa un posto magico dove sognare. Credo sia la festa o la notte pisana che più mi piace, è suggestiva, emozionante e ogni anno sempre più spettacolare. 

Vi lascio dei link per maggiori informazioni: http://www.tuscany-charming.it/it/newseventi/luminarasanranieri.asp
http://www.facebook.com/event.php?eid=187926051255559

domenica 22 maggio 2011

Vi riporto una simpatica iniziativa che si svolgerà il 3 Giugno  al centro espositivo San Michele degli Scalziviale delle Piagge.
La giornata, organizzata dalla Virtual Heritage Network Italia, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana è aperta a tutta la cittadinanza e sarà dedicata alle novità dai più recenti scavi archeologici condotti a Pisa e all’applicazione delle tecnologie digitali nella tutela, valorizzazione e comunicazione dei beni culturali.


Sarà inoltre allestita una piccola esposizione di reperti inediti provenienti da alcuni importanti contesti pisani: VIA MARCHE (materiali dalla necropoli villanoviana ed etrusco-arcaici); PIAZZA DEI MIRACOLI (materiali di epoca romana e medievale); VICOLO DEI FACCHINI, VIA SANT'ANTONIO-EX LABORATORI GENTILI e VICOLO DEL PORTON ROSSO (materiali di epoca medievale e post-medievale).
Per maggior informazioni vi lascio il seguente link: https://www.facebook.com/event.php?eid=150009225069650 

 Ecco il pdf del programma con i vari interventi:
http://news.humnet.unipi.it/news/2597/SLS_Invito.pdf 
In qualche post fa vi avevo parlato del Salone dell'Editoria Archeologica che si sarebbe tenuto a Roma dal 19 al 22 maggio al Museo Pigorini dell'Eur, ritorno sull'argomento perchè ho una piccola sorpresa.
Un amico dell'archeologia conosciuto su fb mi ha fornito una piccola descrizione dell'evento. 
Questo amico si chiama Luca Ircan Brancazi e lo ringrazio tantissimo per la disponibilità.
Per prima cosa Luca mi ha fornito delle informazioni sulla società che ha ideato l'evento seguita da una breve descrizione di come era strutturato il Salone:
 
"La Ediarché srl è una società fondata nel 2009 con lo scopo di mettere in contatto gli editori e di diffondere tra il grande pubblico i prodotti dell’editoria specializzata in ambito archeologico. Nel maggio del 2010 si è già svolto il 1° Salone dell’Editoria Archeologica, con sede nel Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”.

Ogni Salone si articola in tre “zone”:

- l’ Area Espositiva, nell’androne del primo piano, dove si trovano gli stand di Case editrici private ( Archeolibri srl, E.S.S. srl, L’ERMA di Bretschneider), di Scuole e Istituti di ricerca Italiani (Accademia Nazionale dei Lincei, Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana) e Stranieri (SAIA, Istituto Archeologico Germanico, Ècole Française de Rome ), di Istituzioni (varie Soprintendenze Archeologiche, Museo Civico di Alatri) e di Associazioni (ANA, CIA, Gruppo Storico Romano);

- il Soppalco Oceania, dove si tengono le presentazioni di nuovi libri, guide dei musei ed iniziative culturali;

- la Sala Congressi, dove si svolge in Convegno. Questo si inserisce nell’ ambizioso progetto “Antropologia e archeologia a confronto” che mira a ristabilire il dialogo interrotto circa 50 anni fa tra due discipline così correlate come l’archeologia e l’antropologia.

Lo scorso anno il titolo dell’incontro è stato “Dalla nascita alla morte”, in memoria del celebre studioso Claude Lévi-Strauss. Invece “Rappresentazioni e pratiche del sacro” è il titolo del secondo incontro dell’iniziativa, svoltosi quest’anno secondo le medesime modalità."
 
IL GIRO VIRTUALE AL SALONE NON FINISCE QUI...LEGGETE SOTTO.
Il tema dell’incontro di quest’anno ha riguardato le “Rappresentazioni e Pratiche del Sacro”. Numerose personalità sia di ambito archeologico che di ambito antropologico hanno presentato interventi relativi al sacro come i luoghi, gli oggetti, gli officianti, i gesti e la sacralità espressa nell’arte figurativa.

Purtroppo non tutti gli studiosi hanno colto il giusto spirito dell’incontro ed hanno tenuto presentazioni molto settoriali, manifestando una certa indifferenza e freddezza nei confronti dell’altra disciplina. Questo atteggiamento è stato, ahimé, piuttosto diffuso tra gli archeologi di vecchia scuola. Nonostante tutto, gli interventi sono stati molto interessanti ed hanno creato numerosi spunti di riflessione. Degni di nota mi sembrano soprattutto gli interventi della Soprintendente Marina Piranomonte, sull’evoluzione dei riti alla fonte di Anna Perenna, di Alessandra Ciattini, sull’uso dei Cemi [pron.: semì o zemì] nel Caribe, del Prof. Massimo Cultraro, sulle raffigurazioni sacre nella Sicilia dell’Età del Ferro, di Sergio Botta, sullo sciamanesimo, e di Mariano Pavanello, sul rapporto tra sacro e istituzioni in Ghana e nella Polinesia Francese.

Il Convegno è stato organizzato e gestito nel migliore dei modi: gli interventi dei relatori sono stati brevi e intervallati da numerosi spazi dedicati alle discussioni ed alle domande degli uditori, e da altrettanto numerose “pause caffè”. Anche l’apparato tecnico è stato ineccepibile, con un grande schermo sul quale scorrevano le presentazioni esposte. Il tutto ha contribuito a far risultare l’incontro un’esperienza non troppo pesante e decisamente gradevole.

Piuttosto interessante è stato anche l’intervento di Elisa Cella e Gianluca Melandri, due degli organizzatori più giovani dell’evento. Questo Convegno è stato particolarmente “multimedializzato” e quindi fruibile anche a chi non ha potuto prendervi parte. Iscrivendosi gratuitamente al sito www.ediarche.it è possibile scaricare gli abstract in formato PDF di ogni intervento, accedere al canale di YouTube su cui sono caricati i filmati girati durante questo e lo scorso incontro, scaricare in podcast le registrazioni audio e partecipare ad un piccolo forum nato per sviluppare ulteriormente gli spunti di riflessione suscitati dagli interventi, e per proporne di nuovi in relazione alla tematica generale dell’incontro.

Si sta già pensando al futuro, a riproporre nel maggio del prossimo anno un 3° Salone dell’Editoria Archeologica, con un terzo incontro del progetto “Antropologia e Archeologia a Confronto”. Non bisogna però trascurare la parte economica: per partecipare al Convegno non c’è bisogno di iscrizione, né di pagare alcuna quota. Anzi, durante i quattro giorni del Salone l’ingresso agli stand, alla Sala Congressi ed al Museo in generale è GRATUITO. Il progetto si finanzia esclusivamente con la vendita del Libro degli Atti del convegno precedente (che con i suoi 68€ è piuttosto caro!), sia con gli sponsor degli Editori che vendono le loro pubblicazioni a prezzi di favore. Quindi non bisogna trascurate un bel giro tra i vari stand, qualcosa che stuzzica il nostro interesse si può sempre trovare. E’ un’esperienza che vi consiglio!

                                                                                    Luca Ircan Brancazi 

Ancora mille grazie a Luca. Penso che di sicuro consulterò i pdf scaricabili dal sito e spero il prossimo anno di partecipare di persona a questo interessantissimo evento.